Non importa che sia in aula o online, in outdoor, in sessione.

Il formatore non è la persona che ha risolto tutto della propria vita: non ha la verità in tasca, né una risposta a tutte le domande.

È più probabile che sia una persona che ha scelto di:

• coltivare la consapevolezza di sé, (sia chiaro, con qualche mal di pancia)

• mettersi in discussione su alcune cose che fa

• imparare cose nuove

• sperimentare e osservare i risultati

• studiare, sporcarsi le mani

• condividere quanto ha appreso restando aperto a raccogliere quello che gli altri possono ancora dargli durante il lavoro.

Il formatore esperienziale non è concentrato solo sulle esperienze che propone ai clienti, non è il protagonista della giornata di formazione;
piuttosto è dedicato a facilitare la parte di de-briefing, fa domande aperte per far nascere nuovi pensieri, creare nuovi punti di vista, apre alla riflessione sull’esperienza condivisa.

Facilita l’apprendimento e il cambiamento;
non fa o dice al posto di.

Un passo indietro significa sapere che quando mi metto in silenzio, in attesa dopo una domanda, qualcuno farà inevitabilmente un passo avanti aprendo nuove possibilità di apprendimento.